Strike Suit Zero è un videogioco uscito nel 2012, che deve la sua fama ad una campagna di successo su Kickstarter.
Arrivo relativamente tardi a giocarlo, visto che ormai è diventato un titolo già affermato, uscito dopo Pc e Mac anche sulle principali console. Non avevo assolutamente idea di che gioco fosse finchè non l’ho provato: conoscevo l’ambientazione spaziale, avevo visto qualche screenshot, ma per mancanza di tempo e scarsa curiosità non avevo mai approfondito.
Dopo circa 8 ore di gioco ho completato tutte le 13 missioni che compongono la campagna, e posso parlare con cognizione di causa.
È un gioco d’azione, dove vi trovate a controllare un’astronave in missioni di attacco, scorta e (poca) esplorazione. L’impostazione è decisamente arcade e la componente strategica quasi inesistente: nei combattimenti che vi troverete ad affrontare contano la rapidità e la velocità di esecuzione. Mi aspettavo qualcosa di più complesso, ma tutto sommato mi sono divertito a giocarlo. Certo non è un capolavoro del genere, ma è ben fatto e le soluzioni utilizzate per realizzare un titolo con relativamente pochi fondi sono azzeccate.
I video sono semplici ma efficaci, le missioni sufficientemente varie e la difficoltà è ben calibrata. Anche la progressione all’interno del gioco e la conquista di nuovi potenziamenti aggiungono qualcosa in più ad un titolo che in poche ore può essere concluso. Pur non avendo mai tempo, mi sono divertito a rigiocare le prime 2-3 missioni dopo averlo finito, sfruttando nuove astronavi ed armi.
La parte migliore è ovviamente costituita dalla Strike Suit, un’astronave che in stile Transformers è capace di diventare una sorta di robot: veloce, ben armato, e capace di lanciare decine di missili contemporaneamente verso più bersagli.
Un gioco divertente ma senza troppe pretese, adatto più alle console che al mondo desktop.