Catania – Palermo: violenza allo stadio e solite ipocrisie

Catania – Palermo: una partita, un derby tra due squadre siciliane finito con scontri, fumogeni e feriti, ma questa volta ci è scappato anche il morto.

Poteva succedere in qualsiasi altro stadio, non venitemi a dire che sono i tifosi siciliani ad averne la colpa, perchè la violenza è diffusa ed è ovunque.. anche in quei contesti dove dovrebbero essere altri i sentimenti in primo piano.
Se non fosse successo ieri sera, sarebbe accaduto nel prossimo derby di Roma, di Milano, in qualche scontro-salvezza a fine campionato, non esiste differenza.

Adesso i campionati italiani sono stati sospesi, così come la partita della nazionale: tutti fermi a guardare e a denunciare l’accaduto, ma quanto può servire? In Italia non esiste la cultura della sconfitta, è questa la verità.

In queste situazioni quello che mi fa più schifo è vedere l’ipocrisia dei media, che gridano alla tragedia e montano servizi strappalacrime finchè la notizia è calda per poi tornare ad occuparsi di altro. Tutti diventano esperti sul tema, si propongono rimedi inutili e si sentono le cose più assurde, quando poi non cambierà mai niente.

Vorrei sapere chi è ancora l’illuso che spera di vedere in Italia gli spalti accanto al campo, senza barriere di protezione così come succede in Inghilterra. Avete idea di cosa capiterebbe alla prima partita “calda”? Io sì.

C’è poco da fare, è la pseudo-cultura alla base della nostra società che ha portato e continuerà a portare a questo. Volete vedere le partite di calcio? Guardatele su Sky, perchè presto si giocheranno in stadi chiusi ermeticamente. E se proprio volete seguire uno sport dal vivo ci sono le bocce.


Commenti

Una risposta a “Catania – Palermo: violenza allo stadio e solite ipocrisie”

  1. Copiamo dagli Americani tutte le cazzate, ma le cose sensate no; anni fa ho visto in tv, durante un incontro dei Celtics al Boston Garden, il seguente episodio: uno spettatore si è alzato in piedi a far casino e in dieci secondi lo avevano localizzato, preso e buttato fuori a calci nel culo….

    La polizia non dovrebbe entrare negli stadi; è sufficiente che seguano e controllino l’afflusso ed il deflusso dei tifosi ospiti, tra stazione/aeroporto/autostrada e stadio…..All’interno dell’impianto sportivo basterebbe l’organizzazione….se lasci il servizio d’ordine in gestione diretta alle società che giocano in casa, prevedendo pesanti conseguenze (pecuniarie e sportive) in caso di incidenti e recidive, vuoi scommettere che i cattivoni “ultras” diventano tutti buoni come agnellini?