Caos calmo è uscito nel 2007, ma sono riuscito a vederlo solo adesso.

In realtà non ero rimasto soddisfatto dagli ultimi lavori di Nanni Moretti: Il Caimano non mi era assolutamente piaciuto, e anche La stanza del figlio nonostante tutto mi aveva lasciato indifferente.

Senza aver letto recensioni e senza sapere niente della trama, ho visto questo film praticamente al buio. Ho scoperto solo dopo che è tratto da un romanzo omonimo di Sandro Veronesi.

La storia è quella di un imprenditore che si trova sospeso in un limbo, senza riuscire ad affrontare la morte della moglie. Incapace di sfogare la sua sofferenza e superare il dramma, promette alla figlia di rimanere ad aspettarla fuori da scuola e lo fa alla lettera, passando le sue giornate su una panchina.

La vicenda ha del surreale, ma la prima cosa che ho pensato è che Caos calmo non era un film semplice da girare e da far comprendere. Buona parte della vicenda è tutta nella mente del protagonista: se la cosa è facilmente gestibile in un romanzo, cambiando media le cose si fanno complicate. Per questo grande merito va a Nanni Moretti, che supera abilmente l’ostacolo realizzando un film mai noioso e toccante.

Che poi la stampa italiana si sia persa a discutere sulla scena di sesso con Isabella Ferrari è un altro discorso, ma è ormai un dato di fatto che certe fonti non siano così attendibili. Come mi è capitato di dire parlando di Righteous Kill, in certi casi è molto meglio farsi un’opinione autonoma.

In conclusione, se non avete ancora visto Caos calmo, il mio consiglio è di dargli una possibilità e ripescarlo soprattutto adesso che è uscito in dvd. Potreste rimanere sorpresi, anche se non amate Nanni Moretti.