Alan Wake

Ho ricevuto in regalo Alan Wake (Xbox 360) a maggio, e l’ho finito dopo qualche settimana di gioco. E’ un’avventura grafica di cui molti avranno già sentito parlare, con espliciti riferimenti ai romanzi di Stephen King ed una ambientazione che rispecchia perfettamente i racconti dello scrittore.

Mi ha attirato fin da subito la cura nei dettagli della storia, che è il vero fulcro del gioco. Ci sono parti di azione, non mancano nemici da uccidere e vi troverete ogni tanto ad affrontare i classici boss, ma tutta la parte relativa al combattimento in realtà è di contorno.

Ancora prima che uscisse il gioco sono stati pubblicati sei episodi di un mini-telefilm che introducesse l’ambientazione di Alan Wake: Bright Falls. I filmati sono ben fatti e mi hanno subito attirato: potete vederli sul sito ufficiale, ma se Silverlight non vi piace li trovate anche su YouTube.

Nel gioco viene portata avanti la storia introdotta con Bright Falls, e quello che emerge è un bell’incrocio tra videogame, romanzo e film thriller. La suddivisione in episodi, l’ambientazione cupa e la meravigliosa colonna sonora (Bowie, Nick Cave, Poets of the Fall) fanno da intelaiatura per quello che potrebbe essere un best-seller.

Peccato che andando avanti nella storia emerga qualche punto debole.

I combattimenti una volta scoperte tutte le armi a disposizione (revolver, fucile, fucile a pompa, fucile da caccia, pistola lanciarazzi, granate accecanti e bengala) diventano ripetitivi, e non sono mai un vero ostacolo. Ci sono degli episodi un po’ più ostici, ma io l’ho giocato a livello difficile senza trovare particolari intoppi. Tutto questo sarebbe secondario se la storia fosse davvero intrigante come sembra, il problema è che almeno per quanto mi riguarda l’interesse è calato andando avanti.

Il primo episodio è veramente bello e coinvolgente, ed anche il secondo continua a suscitare curiosità; nel terzo avvertirete i primi segnali che qualcosa potrebbe lasciarvi delusi, ma continuerete a giocare per i colpi di scena, arrivando al quarto e magari al quinto.

Io sono arrivato all’ultimo episodio dove praticamente era già tutto chiaro: con l’entusiasmo dei primi capitoli svanito nel nulla, mi è rimasto un po’ di amaro in bocca. Alan Wake non è un brutto gioco, anzi ci sono molti dettagli notevoli (il romanzo che viene costruito andando avanti nella storia, le radio e le televisioni che trasmettono informazioni utili…). Mi è semplicemente dispiaciuto vedere sprecata un’occasione, perché sarebbe potuto essere un titolo imperdibile, ed invece resta un gioco medio/buono che giustifica i voti tra l’8 ed il 9 presi sui vari siti di riferimento.

Il mio consiglio è aspettare che scenda di prezzo o approfittare di occasioni come quella di oggi su zavvi.com (22€): vale comunque la pena giocarlo. Se potete, cercate anche di non correre verso il finale ed esplorate il mondo che avete a disposizione. Vi divertirete di più.


Commenti

2 risposte a “Alan Wake”

  1. Ciao scusa, è in italiano il gioco che si compra su zavvi.com?

    grazie ciao

  2. Da quello che si legge in questo elenco pare di sì, ma non te lo posso garantire personalmente perché ho l’edizione italiana. Comunque in genere quel forum è affidabile.

    Se ordini su zavvi tieni presente che ci vuole comunque un po’ di tempo, in genere intorno alle due settimane.